Capanna Boval (Engadina)

29 Giugno 2025

Scheda
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Lunghezza: circa 10,5 Km (andata e ritorno).

Dislivello Complessivo in Salita: circa 600 m.

Tempi di Percorrenza: indicativamente 4h 30’ (andata e ritorno).

Attrezzatura: scarponcini da trekking. Pile pesante o giacca in caso di basse temperature e/o vento.

Difficoltà: escursionistica.

Note: per­cor­so facile e tutto som­ma­to poco fa­ti­co­so, no­no­stan­te la quota, che porta al co­spet­to del più grande ghiac­ciaio (Vadret da Mor­te­ratsch) e delle cime più alte (Piz Ber­ni­na, Piz Palü, …) delle Alpi Re­ti­che.

Partenza, in auto, dalla scuola media Sabin, via Iseo 18 (orario ancora da stabilire).

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Descrizione

L’escursione proposta risale la valle in cui scorre la lingua terminale della Vadret da Morteratsch, il più grande ghiacciaio del Gruppo del Bernina e della Alpi Retiche con una superficie che supera i 16 km² e una lunghezza di oltre 7 km. Rispetto alla massima espansione, avvenuta nella seconda metà dell’Ottocento, oggi il ghiacciaio è arretrato di oltre 2 km e il suo spessore ridotto notevolmente. Tuttavia, l’aspetto della sua rettilinea lingua principale, alimentata da numerose colate secondarie, è ancora impressionante; difficile immaginare che, prima dell’avanzata avvenuta nella “piccola età glaciale” (in due fasi tra il 1600 ed il 1800), parte della zona oggi invasa dai ghiacci era coperta da floridi pascoli. A testimonianza indiretta del fatto, nella toponomastica locale è frequente ritrovare il termine “pers”, ovvero “perduto” (Munt Pers, Isla Persa , …).

Punto di partenza è la stazione Morteratsch del trenino rosso del Bernina, a breve distanza dal parcheggio in cui si lasciano le auto. Attraversati i binari, facendo attenzione al sopraggiungere dei treni, ci si inoltra nella valle seguendo una frequentata strada sterrata. Raggiunta in breve una grossa mano di legno che indica la via per la Capanna Boval, si imbocca il sentiero a destra che, con alcuni tornati, prende quota in un bosco di larici. Il tratto iniziale è abbastanza ripido, ma la percorrenza è resa agevole da numerosi gradini, naturali nella roccia o artificiali in legno, e da ponticelli per l’attraversamento di frequenti ruscelli e cascate.

Giunti sotto il dosso panoramico di Chünetta, la pendenza diminuisce ed il sentiero si inoltra in una valletta racchiusa tra il fianco della montagna e una morena, la cui altezza indica la quota raggiunta dal ghiacciaio nel suo periodo di massima espansione. Con alcune deviazioni è anche possibile raggiungerne il filo per godere della vista che si apre sul ghiaccio sottostante e sui Pizzi Palü, Bellavista e Zupò.

Usciti dalla valletta, altri tornanti permettono di superare alcune rocce montonate; in questo tratto il sentiero torna a farsi ripido ed è protetto a valle da alcune corde metalliche ma, fatica a parte, rimane sempre molto facile e porta in breve al balcone panoramico su cui sorge il rifugio: stupenda la visuale sulla testata della valle, circondata da cime come il Piz Bernina (ben 4049 metri di altezza) ed i già citati Zupò, Bellavista e Palü. Dalla parete nord di quest’ultimo, proprio di fronte al rifugio, scende la Vadret Pers che, con una grande seraccata (purtroppo anch’essa molto ridotta in estensione), va ad immettersi nel ghiacciaio del Morteratsch.

Per il ritorno si segue a ritroso il percorso dell’andata; eventualmente, poco prima di raggiungere la Chünetta, si può imboccare un agevole sentiero che scende a destra per andare ad immettersi sulla strada sterrata di fondovalle; passando accanto ad alcune rocce montonate e sorpassando i cartelli che segnano la posizione del ghiacciaio nelle sue varie fasi di ritiro, in meno di un km si torna alla stazione del trenino.

Costi di Partecipazione

Suddivisione delle spese di carburante e autostrada tra i partecipanti alla gita.

Per i non Soci C.A.I, € 5,00 per l’assicurazione infortuni.