Lasciate le auto al parcheggio presso la chiesetta di San Giovanni in Ranui, si sfrutta un servizio di pulmini per salire al Passo delle Erbe, punto di valico che mette in comunicazione la Val di Luson (tributaria della Val d’Isarco) con la Val Badia e punto di partenza della traversata proposta.
Dal passo ci si incammina verso sud lungo una sterrata marcata con il segnavia 8A che, immersa in meravigliosi prati, prima in falso piano e poi con una salita un po’ più decisa, in circa una ventina di minuti conduce al Munt de Fornela. Trascurata la malga, si piega a sinistra sul sentiero 8B entrando nel bosco e giungendo, pressoché in piano, nei pressi dell’Ütia de Göma e, trascurata anche quest’ultima, si sale su terreno via via più aperto al Passo Göma. Grandioso il panorama che si può godere dal valico: da un lato l'alta Val Badia e tutte le Dolomiti, dall'altro le possenti Alpi austriache cosparse di ghiacciai.
Si prosegue imboccando a destra il sentiero marcato con il segnavia n° 35 che, in leggera discesa, va ad immettersi su una sterrata, adagiata in un bellissimo pianoro prativo costellato dai caratteristici capanni di legno utilizzati come punti di appoggio dai coltivatori locali. Procedendo con modesti saliscendi sotto la parete sud–est del Sas de Pütia, si arriva nei pressi dell’Ütia Vaćiara dove è opportuno abbandonare la strada per seguire il sentiero che si dirama sulla destra (sempre indicato dal segnavia n° 35).
Ritrovata più avanti la strada, la si segue ancora per un breve tratto, quasi fino al suo termine, per poi riprendere il sentiero che, in salita, porta in circa 1 km al Passo Poma (Kreuzkofeljoch) e al vicino Rifugio Genova (Schlüterhütte), in splendida posizione a dominio sulla Val di Funes. Si consiglia però, con un dispendio aggiuntivo di una trentina di metri in salita e di un quarto d’ora di percorrenza, di abbandonare la strada leggermente prima di quanto indicato sopra e salire alla Forcela de Pütia, intaglio erboso tra pareti di roccia da cui si gode un bel panorama, per poi raggiungere, praticamente in piano, il Passo Poma seguendo il sentiero Günther Messner, coincidente in questo tratto con l’Alta Via n° 2 delle Dolomiti. E, se avanzano un po’ di tempo e anche un po’ di forze, prima di scendere al Rifugio, dal Passo Poma è possibile salire anche sullo Zendleser Kofel (solo 80 metri di dislivello, non compresi nel totale indicato nella scheda), piccola cima da cui si gode della vista completa sia sui monti a nord (Sas de Pütia e Odles d’Eores) che su quelli a sud (Odle e Gruppo di Puez).
Il secondo giorno la traversata prevede una breve risalita verso est lungo il sentiero n° 3 (coincidente con l’Alta Via delle Dolomiti n° 2) che, quasi subito, piega verso sud tagliando il versante orientale del Bronsoi, zona di grande interesse geologico e florisitco e che offre un ottimo panorama sulle Odle e sul Puez. Giunti al Juac, il sentiero piega verso destra (ovest) e, passando sopra il Munt de Medalges, porta in leggera discesa alla Fùrcia de Medalges (Kreuzjoch).
Si abbandona a questo punto l’Alta Via, attraversando un punto di valico e tornando così in Val di Funes dove un sentiero in decisa discesa (segnavia n° 33) porta alla Malga Tschantschenon. Proseguendo, segue un breve tratto su sterrata che, tenendo a sinistra ad un bivio, porta ad incrociare nuovamente un sentiero, indicato con il segnavia n°35: si tratta del sentiero Adolf Munkel, definito come uno dei più suggestivi e prestigiosi delle Dolomiti e che, mantenendosi al limite del bosco, si snoda con leggeri saliscendi sotto le imponenti pareti settentrionali delle Odle (Furcheta, Sas Rigais, Torri di Fermeda, ..). Circondati da pini cirmoli e distese di rododendro, si oltrepassano i bivi per la Glatschalm e la Gschnagenhardt Almen (raggiungibili con brevi deviazioni in caso di “necessità di ristoro”) per giungere fino alla sorgente Fontana Bianca (Weißbrunn). Un primo bivio a destra permette di scendere a valle seguendo il corso del Rio Brogles; la proposta però è quella di proseguire per un altro km circa, raggiungendo il Rifugio Malga Brogles (Brogleshütte), dove è riposarsi un attimo e rifocillarsi prima di imboccare il sentiero marcato col segnavia n° 28 che permette di scendere verso Santa Maddalena e al parcheggio dove sono state lasciate le auto.