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Alpe Larecchio

            

Alpe Larecchio (Valsesia)

8 Settembre 2024

Lunghezza: 13 Km scarsi.
Dislivello complessivo in salita: circa 660 m.
Durata: indicativamente 5h 30’.
Attrezzatura: per escursioni in montagna.
Difficoltà: escursionistica.
Note: facile escursione che risale la Val Vogna, a due passi da Alagna Valsesia (VC), lungo la via storicamente frequentata per i collegamenti con la Valle di Gressoney. Meta lo splendido e bucolico pianoro dell’Alpe Larecchio.
Partenza, in auto, dalla scuola media Sabin, via Iseo 18 (orario ancora da stabilire).

La meta della gita proposta è l’Alpe Larecchio, una bellissima conca prativa circondata da numerosi larici (dai quali prende il nome) e attraversata da un sinuoso ruscelletto. Per raggiungerla, si risale la Val Vogna, una stretta valle fluviale disseminata di insediamenti Walser e percorsa, in passato, dai numerosi emigranti che, partendo dalla Valsesia, valicavano il Colle Valdobbia per recarsi nelle terre d’oltralpe in cerca di lavoro e fortuna.

La partenza dell’escursione avviene da Ca’ di Janzo, una piccola frazione di Riva Valdobbia, dove si prosegue per una ventina di minuti lungo la strada asfaltata attraversando altre piccole frazioni e giungendo a Sant’Antonio, sede di una bella chiesa dedicata al santo e del Rifugio – Trattoria Valle Vogna. La strada lascia quindi il posto ad una bella mulattiera che, in leggera salita, si inoltra nella valle seguendo il corso del torrente Vogna. Superate una fontana in legno e un monumento a ricordo della Madonna di Fatima, in circa un’ora si giunge al piccolo borgo di Peccia, uno dei luoghi più pittoreschi della valle. In perfetto stile Walser, presenta al suo ingresso un piccolo laghetto artificiale dalle limpidissime acque color smeraldo, mentre nella parte alta sorge la chiesetta di San Grato, costruita nel 1433 con la facciata rivolta non verso la valle, ma verso il Colle Valdobbia per accogliere i viandanti che in passato giungevano da lì.

Attraversato il borgo, ancora un breve tratto pianeggiante permette di raggiungere il Ponte Napoleonico, una struttura realizzata agli inizi dell’Ottocento (e ricostruita poi in seguito) dai soldati dell’imperatore francese per oltrepassare il Torrente Sulino.

Superato il ponte, al successivo bivio si segue il sentiero di destra che, nel bosco e adesso con pendenza marcata, porta dapprima alla piccola radura dell’Alpe Montata (due baite e una Cappella dedicata alla Madonna della Neve), quindi alla Cappella della Madonna del Lacone ed infine al bivio per il Rifugio Ospizio Sottile al Colle Valdobbia, indicato a destra. Proseguendo invece a sinistra, in breve si raggiunge l’Alpe Larecchio, posta in una conca prativa derivante dall’interramento di un antico laghetto alpino. Per la colazione al sacco, il suggerimento è quello di attraversare verso sud i prati, seguendo in linea di massima il corso di un ruscelletto, per raggiungere un piccolissimo e suggestivo laghetto circondato dai larici.

Per il rientro a valle si segue a ritroso il percorso di salita. Eventualmente, riattraversata Peccia, si può abbandonare la mulattiera seguendo un sentiero, comunque agevole e che corre parallelo poco più in alto, fino ad arrivare a Rabernardo, un altro piccolo villaggio Walser rimasto pressoché intatto e sede di un museo etnografico. Dal villaggio quindi un sentierino in discesa riporta sulla mulattiera in corrispondenza del Rifugio Valle Vogna.

Ulteriori informazioni e/o iscrizioni: in sede nelle serate di apertura (martedì e venerdì, via Risorgimento 22, Monza, dalle ore 21:00 alle ore 23:00), per telefono al 338-9940403, via e-Mail all’indirizzo info@caisanfru.it o seguendo il CAI San Fruttuoso su Facebook.